BENVENUTI!
Questo blog nasce per coloro che sentono il bisogno di avere a loro disposizione uno spazio dove poter confrontarsi, esprimere le proprie idee e opinioni senza discriminazioni di carattere politico, religioso, di razza e rimanendo sempre nei limiti del buon gusto e dell'educazione.


Diventa anche tu autore del blog!
Scrivi un Tuo articolo ed inviacelo per e-mail... Noi provvederemo a pubblicarlo!


sabato 27 settembre 2008

Video

Video dedicato a tutte le mamme



Faber

mercoledì 24 settembre 2008

La violenza non ha mai fine...

Infatti, dopo le conunità cristiane di Orissa (24 agosto), persecuzione e odio verso i cristiani si è estesa anche in altre zone dell'India,si sono allargate al Madya Pradesh, al Chhattisghar, al Karnataka e al Keral, gli estremisti indù, che hanno scatenato una vera e propria rivolta anti-cristiana, stanno aumentando forza e crudeltà, seminando terrore e sconforto fra le comunità.
Tutto questo ha inizio dopo l'uccisione del leader Swami Laxanananda Saraswati, avvenuta la sera del 23 agosto, presumibilmente ad opera di un gruppo maoista, i fondamentalisti indù però, accusano i cristiani dell'omicidio, cogliendo il pretesto per vendicarsi dell'impegno cristiano verso i tribali e i fuori casta e per accusare i vescovi di praticare conversioni forzate, scatenndo una vera e propria "caccia all'uomo" contro i cristiani, costretti a cercare rifugio nella foresta.
Fra razie, incendi e minacce per chi pratica il cristianesimo, lo stato di Orissa e le forze dell'ordine rimangono a guardare, dichiarando che la situazione è sotto controllo, favorendo l'escalation di morti e feriti. Intanto, i militanti indù del gruppo VHP (Vishwa Hindu Parishad) non fermano le violenze, anzi le fomentano intonando di slogan del tipo "Uccidete i cristiani e distruggete le loro istituzioni".
Da quanto appurato, sono più di 50 le chiese date alle fiamme, migliaia le abitazioni completamente distrutte, cinquantamila i perseguitati, circa 30 i morti seviziati con una crudeltà agghiacciante.
Manca cibo, vestiti e acqua potabile, dopo l'inizio delle pioggie, credo si possa parlare di emergenza umanitaria.
Cosa si possa fare per risolvere questa situazione non lo so, però, mi sorge una domanda spontanea: "Come mai le "Grandi Nazioni", le "Potenze Mondiali" non inviano mai aiuti umanitari, là dove il sottosuolo è povero di "Gradite Sorprese"? E dov'è lo stato Italiano? Riescono ad ignorare anche che, molti italiani, sopratutto dell'ordine salesiano, vengono perseguitati, seviziati e uccisi... Continuo a non avere parole...

Vi invito a leggere questo articolo di Panorama http://blog.panorama.it/mondo/2008/02/27/larcivescovo-di-algeri-stamo-lottando-per-sopravvivere/

Faber

giovedì 18 settembre 2008

Giappone: Nonna Partorisce Nipote


20.Agosto.2008 TOKYO - Una donna di 61 anni ha portato in grembo e dato alla luce il bambino di sua figlia. Il neonato è stato infatti concepito dall'unione degli ovuli della figlia della donna, privata dell'utero, e dallo sperma di suo marito, genero dell'anziana signora. Portare avanti una gravidanza per conto d'altri non è considerato un crimine in Giappone ma è proibito dall'Ordine dei ginecologi e degli ostetrici giapponesi. "In Giappone è lei finora la donna più anziana ad aver dato il suo utero in affitto", ha dichiarato in un comunicato Yahiro Netsu, il ginecologo che ha assistito la coraggiosa mamma durante questi nove mesi. "Non consigliamo mai di portareavanti gravidanze dopo una certa età, ma ci occupiamo dell'impianto dell'ovulo fecondato nell'utero di donne che sono le madri delle madri biologiche del futuro neonato a causa dell'assenza, nella società giapponese, di strutture a sostegno della gravidanza per conto d'altri", ha aggiunto Netsu che ha assistito già numerose madri donatrici di utero aventi legami di parentela con la madre biologica del nascituro.

Ho vuluto pubblicare questo post perchè a primo impatto mi ha fatto ridere, ma riflettendoci ammiro l'anziana donna che ha avuto un coraggio non indifferente...mi viene una domanda: "cosa non è disposta a fare una madre per un figlio?? Finora una sola risposta NULLA!

Faber

Il lato oscuro delle olipiadi Cina 2008

La Cina, medaglia d'Oro per la violazione dei diritti umani. Il lungo elenco (molto incompleto) delle violazioni dei diritti, durante le Olimpiadi e per consentirne lo svolgimento “armonioso”. In carcere chi protesta o parla coi cronisti esteri, magari ai lavori forzati senza processo, né condanna. Denunciati casi di tortura. Liu ha protestato contro l’abusiva evizione della piccola industria casearia familiare e l’8 ottobre 2007, durante il 17° Congresso del Partito comunista, da Beian (Heilongjiang) è andata a Pechino per presentare ai leader una petizione contro l’esproprio di terreni, con 12.150 firme. Arrestata dalla polizia, non è stata processata perché il procuratore ha ritenuto mancare prova di reati. Così il 12 novembre è stata “condannata” per “istigazione al disordine e disturbo dell’ordine sociale” a 18 mesi di rieducazione-tramite-lavoro, veri lavori forzati, considerati una misura amministrativa e irrogati senza processo.Liu, sofferente di cuore, malata di colecisti e con gravi problemi agli occhi, ha dovuto lavorare anche 14 ore al giorno. Il 15 agosto, per difendersi, ha dato una spinta a una guardia che la percuoteva. Da allora – denuncia Chrd - è sottoposta a questa tortura, consistente nel sedere sopra una trave con le mani legate dietro la schiena, le cosce legate alla trave e i piedi posti sopra mattoni e sollevati, così da creare forte tensione e dolore alle ginocchia.Nel mese olimpico la Cina non ha interrotto le violazioni dei diritti, semmai ha aumentato controlli e misure detentive, per evitare qualsiasi protesta. L’elenco che segue è per necessità solo indicativo. Pechino (AsiaNews/Chrd ) - In prigione dall’11 ottobre e ai lavori forzati senza processo né condanna, l’attivista per i diritti Liu Jie dal 15 agosto subisce la tortura chiamata "la panca della tigre". Il gruppo per la tutela dei diritti Chinese Human Rigths Defenders (Chrd) racconta le “normali” violazioni dei diritti nella Cina olimpica.

Interviste con la stampa estera

Il 6 agosto sono stati arrestati Zhang Wei e Ma Xiulan per “disturbo all’ordine pubblico”, perché il 4 agosto hanno raccontato a giornalisti esteri di avere presentato una petizione contro la demolizione coatta delle loro case nel distretto Qianmen di Pechino. Per analoga accusa dal 29 luglio è in carcere Wang Guilan, di Enshi (Hubei): ha parlato al telefono con un cronista straniero.

Proteste pubbliche

Finora sono state presentate 77 richieste per fare dimostrazioni nelle 3 zone dove sono consentite, come indicato il 23 luglio dal Comitato organizzatore delle Olimpiadi, ma non sono state autorizzate. La polizia spiega che 74 sono state “ritirate”, 2 sono “sospese” per problemi procedurali e una sola è stata vietata. Fonti locali riferiscono che alcuni richiedenti (di cui sono indicati i nomi) sono stati messi agli arresti domiciliari o sotto sorveglianza, mentre altri sono stati soltanto rimandati alla città di provenienza. Wu Dianyuan di 79 anni e Wang Xiuying di 77 (nella foto) sono state condannate a un anno di rieducazione-tramite-lavoro per le ripetute richieste di fare una manifestazione: espropriate con la forza della loro casa di Pechino nel 2001, da allora chiedono giustizia e forse volevano raccontare in pubblico la loro storia. Per ora sono agli arresti domiciliari, “ma – dice un parente – possono essere portate via in ogni momento”.

Arresti di attivisti

Tra i tanti: il 31 luglio è stato arrestato Wang Rongqing del China Democracy Party, per “istigazione alla sovversione contro lo Stato”; il 2 agosto con la stessa accusa è finito in carcere Xie Changfa Wu Jianghe, pure del Cdp. Dal 6 agosto sono detenuti in luogo ignoto il pastore Zhang Mingxuan, capo della Federazione cinese delle Chieste domestiche, e la moglie Xie Fenglan. Già dal 16 maggio è in carcere Ren Shanyan, attivista per i diritti che si occupava dell’accusa di nepotismo mossa da un disabile contro Wang Yijun, vicecapo dell’Ufficio anticorruzione del distretto Lingdong, a Shuangyashan (Heilongjiang). Huang Qi, direttore del Centro per i diritti umani di Tianwang, è detenuto dal 10 giugno e non ha ancora potuto vedere il proprio avvocato. Invece Ding Zilin, Jiang Peikun e Qi Zhiyong, membri eminenti del gruppo Madri di Tiananmen, sono state soltanto “invitate” a lasciare Pechino durante i Giochi: ora sono tutte altrove. E’ andata meglio ad altri attivisti, solo agli arresti domiciliari. Per limitarci alla sola Pechino: lo scrittore Liu Xiaobo, lo scienziato Jiang Qisheng, Zhang Zhuhua, Yu Jie membro della Chiesa domestica, Liu Junning, Zhou Li che lotta contro gli espropri coatti di case per costruire le opere olimpiche, il cristiano Xu Yonghai, gli avvocati Li Fangping e Jiang Tianyong e Li Heping. E’ invece “scomparsa” poco prima dei Giochi Zeng Jinyan, da 2 anni sotto sorveglianza o agli arresti domiciliari, moglie del noto Hu Jia in prigione dal 27 dicembre. Ma sono agli arresti o sotto sorveglianza altri attivisti nell’intero Paese, come l’avvocato Zheng Enchong di Shanghai, Yao Lifa nell’Hubei e Chen Xi del Guizhou.

Petizioni

Prima dei Giochi, in Pechino e altre grandi città è stata ordinata “tolleranza zero” contro chi vuole presentare petizioni alle autorità per chiedere giustizia, come diritto per ogni cittadino. Hu Shuzhen, attivista contro gli espropri di terre, il 5 agosto è stata rimpatriata con la forza nel villaggio Yonghuo (presso Zhongwei nel Ningxia) dove è sotto sorveglianza. Il 4 agosto Li Maofang, che lotta contro le demolizione coatta del villaggio di Chaoyanger (a Changsha nell’Hunan) è stata riportata indietro e imprigionata. Agli arresti domiciliari anche Chen Xiujuan del villaggio Laodong (città di Anda nell’Heilongjiang) che voleva protestare per una questione terriera: aveva da poco scontato 3 anni di rieducazione-tramite-lavoro a Qiqihar, dove è diventata disabile per le percosse e la mancanza di assistenza medica.

Internet

Il giornale online News Week (yizhou xinwen), specializzato nella difesa dei diritti umani, dice che in queste settimane esso ha subito attacchi via internet che hanno paralizzato tutti i suoi compiuti e reso illeggibile il sito. Anche se sono stati resi visibili vari siti in genere bloccati, come quello della Bbc, molti altri sono rimasti oscurati, quali lo stesso Chrd, Dajiyuan, 64tianwang, AsiaNews. Inoltre è aumentata la censura anche sui blog e sono oscurati molti più messaggi perché ritenuti avere contenuto “delicato”.

MI SCUSO PER L'ARTICOLO DI CARATTERE PRETTAMENTE POLITICO, MA CREDO CHE FARE LE OLIMPIADI 2008 IN CINA E' STATO UN GRAVE ERRORE, POICHE' SONO NOTE LE VIOLAZIONI AI DIRITTI UMANI CHE GIORNALMENTE SI VERIFICANO IN TUTTA LA CINA, AD ONOR DEL VERO DI QUANTO DETTO, NON HANNO AVUTO NEMMENO IL BUON SENSO DI FERMARE LE OSTILITA' CONTRO QUEI POVERI TIBETANI, SCUSATE QUESTO RABBIOSO SFOGO, MA CREDO CHE "I DIRITTI UMANI" SIANO MATERIA INVIOLABILE, E SOPRATUTTO NON HANNO PREZZO!

INOLTRE VOGLIO DARE UNA NOTIZIA CHE, EVIDENTEMENTE, LA STAMPA NON HA RITENUTO IMPORTANTE, DIVERSE MEDAGLIE OLIMPICHE VINTE DAGLI AZZURRI SONO STATE DEDICATE A TUTTI COLORO CHE HANNO AVUTO I DIRITTI UMANI "FONDAMENTALI".

FIERO DI ESSERE ITALIANO

Fonte: www.Asianew.it

FABER

domenica 14 settembre 2008

Miss Italia 2008 - La Sicilia ha vinto 2 volte!

Ieri sera alla finale di Miss Italia 2008 si sono sfidate 2 bellissime siciliane, Miriam Leone, 23 anni di Acireale e Marianna Di Martino De Cecco, 19 anni catanese. E' Miriam Leone, a fine serata, ad essere incoronata regina di Salsomaggiore Terme dai due di giuria Andy Garcia e Giancarlo Giannini.


venerdì 12 settembre 2008

Ritorna il caso Canneto di Caronia!

Ufo, esperimenti militari, fenomeni naturali o cos'altro?
E' ancora aperto il mistero di Canneto di Caronia...

11 settembre 2001

Su questa storia c'è ben poco da dire... solo tristezza e dolore nonostante siano passati 7 anni...è difficile riuscire a cancellare tanta crudeltà...e forse è meglio così...perchè NON BISOGNA DIMENTICARE! Se dimentichiamo, non facciamo altro che dar spazio alla crescita del terrorismo...